Note sul progetto di restauro
L’intervento ha riguardato un documento molto particolare, datato 19 novembre 1810, alla firma di Napoleone Bonaparte, con sigillo in cera entro teca metallica, montato in cornice lignea foderata in moirè di colore rosso. Il documento proviene da un luogo sensazionale e suggestivo, che fa parte dei luoghi del FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano: Villa Sgariglia a Campolungo (Ascoli Piceno), complesso edificato nel XVIII secolo e appartenente alla collezione privata di questa nobile e antica famiglia.
Il documento è vergato su pergamena di agnello, utilizzata per documenti di pregio. L’inchiostro è alleggerito in alcuni punti, in particolare in corrispondenza delle ultime 3 righe di testo. Originariamente il documento era piegato in quattro parti ed infatti sono ben visibili le piegature.
In basso sulla destra è presente uno stemma miniato della nobile famiglia Sgariglia. A causa della pregressa piegatura sono presenti tracce di passaggio di pigmento di colore azzurro in posizione speculare allo stemma, causate dal contatto diretto. In prossimità della firma è presente un sottile segno in grafite. Sono presenti e visibili delle fluorescenze di colore e forma diversa che sembrano originate da un possibile attacco microbiologico.
Sul recto del documento in tre distinte aree sono visibili delle erosioni dello strato superficiale del documento, eseguite probabilmente come cancellature di possibile errore o modifica del testo. Su tali aree è stato poi vergato nuovamente il testo. Sono presenti numerose ondulazioni, in particolare in corrispondenza del margine superiore. Diffusi i depositi superficiali ben visibili soprattutto all’interno delle pieghe delle ondulazioni.
In basso a sinistra un largo foro realizzato appositamente per infilare il nastro, fissato alla teca metallica del sigillo. A causa del peso del sigillo e della teca metallica la fessura ha subito una dilatazione verso il margine inferiore.
Dopo un’analisi generale dello stato di conservazione il documento è stato smontato dalla cornice originale ed è stata effettuata anche un’osservazione al microscopio che ha evidenziato la presenza diffusa di spore. E’ stata quindi eseguita una pulitura superficiale accurata a pennello a setole morbide e con spugnette in lattice sul recto e sul verso del documento membranaceo. La pulitura della superficie del montaggio è stata eseguita con micro aspiratore è con filtri HEPA.
Una volta eliminati i depositi superficiali si é passati alla disinfezione sul documento in corrispondenza delle aree interessate da presenza di attacco microbiologico e ad una leggera umidificazione controllata e distensione per attenuare le ondulazioni. Infine, il documento è stato reinserito nel montaggio originale alloggiandolo su una base di carta barriera con riserva alcalina, ed è stato sostituito il vetro originale con vetro museale antiriflesso conservativo anti UV 99%.
Galleria fotografica
PRIMA DEL RESTAURO
DURANTE IL RESTAURO
DOPO IL RESTAURO
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