Note sul progetto di restauro
Il restauro de “I Segni delle Antiche Cartiere Fabrianesi”, raccolti e delineati dal Professore Augusto Zonghi, e dei 10 faldoni della raccolta di filigrane fabrianesi è stato un progetto davvero stimolante.
Arrivare in un luogo quasi fuori dal tempo, incredibile e meraviglioso. Sentire soltanto il forte rumore dell’acqua del fiume Giano, acqua con cui è stata da sempre realizzata la carta più famosa del mondo, quella delle antiche cartiere di Fabriano. In questo piccolo angolo di paradiso ha sede la prestigiosa Fondazione Fedrigoni Fabriano che conserva al suo interno la memoria storica delle antiche cartiere: filigrane, documenti, forme, strumenti, etc.
Uno dei manufatti più preziosi qui conservati è il volume dal titolo “I Segni delle Antiche Cartiere Fabrianesi” raccolti e delineati dal Professore Augusto Zonghi, ora restaurato ed esposto all’interno di una teca climatizzata, visibile ai visitatori e agli studiosi. La legatura del volume fu realizzata dalla premiata legatoria di libri di Gualtiero Federici di Pesaro e fu probabilmente stata eseguita a ridosso della realizzazione delle tavole, delineate dal filigranologo fabrianese Augusto Zonghi.
Le tavole rappresentano una selezione di filigrane riprodotte mediante ricalco in seguito allo studio di oltre 3000 esemplari di carte esaminati dallo Zonghi e registrati in un inventario manoscritto estremamente dettagliato. Il frontespizio del volume fu preziosamente miniato dall’artista e scenografo Gaetano Galassi di Fermo (1858-1930)- Alla morte dello Zonghi nel 1916 la raccolta passò alla famiglia fabrianese Colombo-Baravelli, insieme a 10 faldoni contenenti carte filigranate e campioni di carte raccolti dallo studioso, che erano conservati in una cassa lignea recentemente restaurata. Riferimento fondamentale per gli studi di storia della carta, la raccolta è stata riconosciuta dal 1951 di “particolare interesse storico e culturale” e “eccezionale interesse nazionale e internazionale”.
L’Istituto di Storia della Carta Gianfranco Fedrigoni, oggi Fondazione Fedrigoni Fabriano, l’ha acquisita nel 2016 e grazie alla riproduzione digitale delle carte ne permetterà la divulgazione on line e l’integrazione all’interno del progetto “Bernstein – The Memory of Papers”.
L’intervento di restauro del volume e la messa in sicurezza dei faldoni e delle carte in essi contenute è stato realizzato all’interno della Fondazione. Un vivo ringraziamento va alle persone che lì ogni giorno lavorano con passione, che hanno condiviso con me gli spazi e che hanno arricchito con la loro professionalità e competenza la mia conoscenza della storia della filigrana.
Questo lavoro mi ha confermato ancora di più quanto nell’intervento di restauro sia importante preservare ogni piccolo segno, ogni piccola traccia presente sulla carta e soprattutto di come una filigrana anche leggermente modificata da pressione o da qualsiasi operazione troppo invasiva sia irreversibilmente perduta. Cercherò di trasmettere questa mia esperienza agli studenti.
La presentazione del lavoro di restauro e della prima ristampa dell’Album Zonghi è avvenuta a Fabriano il 24 ottobre del 2021.
Oltre alle gallerie fotografiche che documentano il lavoro di restauro, condivido anche un video realizzato dalla Fondazione Fedrigoni Fabriano per la presentazione del lavoro di restauro dell’Album Zonghi, e un’altro video relativo all’attuale evento di presentazione del progetto.
Galleria video
I TESORI NASCOSTI: “I segni delle antiche cartiere fabrianesi” di Augusto Zonghi
TI PRESENTO AUGUSTO ZONGHI
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